Mediterranei Invisibili, riparte il Viaggio sullo Stretto di Alfonso Femia

Ideato e messo a punto da Alfonso Femia, Mediterranei Invisibili – Viaggio sullo Stretto è nato quattro anni fa per raccontare i luoghi attraverso dialoghi e testimonianze che consentano di superare la percezione superficiale per far emergere identità e proiezioni nel futuro.

Al desiderio di conoscere e rivelare “l’invisibile” si aggiunge oggi la volontà di contribuire a una trasformazione che significhi affrancarsi dai paradigmi del passato per crescere e svilupparsi come parte importante dell’Italia e del Mediterraneo tutto.

Il progetto prende le distanze, pur senza negarle, dalle tre grandi questioni che sono state e sono tuttora la cifra descrittiva di tutto il Sud: la sua rovina dopo l’unificazione d’Italia, l’arrogante Nord che ha colonizzato il fragile meridione e, non ultimo, la geografia nella sua declinazione più negativa che ha stigmatizzato il Sud come terra lontana e arida.

Il Sud è oggi (anche) soprattutto altro. All’immagine stereotipata si deve sostituire una nuova mappa di conciliazione tra le scale micro e macro territoriali, che ridisegni i confini ambientali e infrastrutturali, evidenzi le lacune e ponga le basi per un progetto di politica urbana e rurale.

I punti di riferimento nella mappa sono l’abitare, il riuso delle principali funzioni pubbliche, a partire dalle scuole, la trama infrastrutturale e l’ambiente, il patrimonio artigianale e produttivo.

Indagare le relazioni tra costa e costa, attraverso questi elementi, contribuisce a individuare sia le fragilità, sia le potenzialità e a porre le basi per uno Stretto non più invisibile, uno Stretto internazionale dove Messina e Reggio Calabria siano, alla stregua di Barcellona e Marsiglia, centri nevralgici del Mediterraneo.

Un'immagine dell'edizione 2019 (ph. ©Stefano Anzini).

Nelle precedenti edizioni, il percorso ha toccato città e borghi: nel 2018 Reggio Calabria, l’area Grecanica con Amendolea e Gallicianò, Filanda Cogliandro, Costa Viola; nel 2019 Rosarno in Calabria, Scilla, Gerace e Messina, con le sue fortificazioni e la fondazione Horcinus in Sicilia.
Nel 2020 la Valle del Nisi, la città di Roccalumera, le antiche Terme Granata-Cassibile, la batteria militare Margottini, il borgo di Alì; l’antica città di Fiumedinisi; il Castello Belvedere; il Parco La Rocca di Buticari in Sicilia e il Parco dei Taureani, la Tonnara di Palmi, lo Scoglio dell’Ulivo e le Grotte di Trachina, Tracciolino e sant’Elia in Calabria.

Quest’anno il viaggio – dal 16 al 19 settembre – mette insieme la linea di costa, con quella di piana e di crinale, in una rappresentazione di geografia narrativa e sentimentale che definisce un ambiente di straordinaria intensità paesaggistica, tale da costituire una delle più grandi opere d’arte naturali del Mediterraneo.

Ogni tappa del viaggio 2021 sarà esemplificativa dei riferimenti individuati: Masseria Acton a Cannavà, Seminara, Diga del Menta a Roccaforte del Greco, ex base U.S.AF. di Monte Nardello, nel cuore dell’Aspromonte, Fiumara Gallico e Fiumara Sant’Agata per il versante calabrese; Rada di San Francesco, Porto Tremestieri, Sacrario di Cristo Re per il versante siciliano.

I temi del viaggio – Riscatto, Materia, Geografia con le tre linee d’acqua – Linea di crinale, Linea di piana, Linea di costa – che verranno sviluppati nel corso dei talk e dei dibattiti, sono combinati ad azioni/sfide – Cominciare, Rispettare, Gestire, Vigilare, Progettare, Governare – secondo una matrice che sia anche chiave di lettura dell’esplorazione e premessa di impegni futuri.

Nelle edizioni precedenti, Alfonso Femia e il suo team hanno avviato un intenso scambio di idee con le Pubbliche Amministrazioni locali, con gli assessori e i sindaci dei comuni coinvolti nell’esplorazione. Nell’edizione del 2021 il dialogo prosegue con i sindaci e gli assessori delle città metropolitane di Reggio Calabria e di Messina. Nel corso dei talk verranno affrontate e condivise le linee di ricerca del progetto Mediterranei Invisibili.

Dall'edizione 2018 (ph. ©Stefano Anzini).

Tra gli ospiti, oltre ai rappresentanti delle Pubbliche Amministrazioni, l’antropologa Patrizia Giancotti, Mario Mega (presidente dell’Autorità di Sistema portuale dello Stretto), Antonio Tramontana (presidente della Camera di Commercio Industria e Artigianato di Reggio Calabria), Maria Teresa Morano (coordinatore associazioni antiracket della Calabria).

 

Il progetto “Mediterranei Invisibili – Viaggio nello Stretto IV” è ideato e sviluppato da Alfonso Femia e prodotto da 500×100 con Marco Predari e Giorgio Tartaro, con il patrocinio dell’Ordine degli Architetti territoriali e la collaborazione degli ambassador Salvatore Greco, Francesco Messina, Michelangelo Pugliese, Gaetano Scarcella, e con la partecipazione dell’architetto Giovanni Aurino e dei prof. arch. Giovanni Multari, Raffaele Cutillo, Laura Pavia e Gaetano Di Gesu.

I fotografi Mario Ferrara, Stefano Anzini, Marco Introini, saranno gli “occhi”, lo sguardo che rallenta, esplora e rivela i luoghi “invisibili”.

500×100 è ideata e sviluppata da Atelier(s) Alfonso Femia e Universal Selecta con la partecipazione di Attico Interni, Eco-contract, Staygreen, Federico Berruti e Antonio D’Oca, Pellini, efm.

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