Recupero e riuso in architettura, una conferenza internazionale alla Casa dell’Architettura

Sempre più spesso si sceglie di ri-pensare e ri-disegnare il costruito non solo nel caso di edifici  antichi e centri storici ma anche nel caso di edifici moderni e aree urbane senza particolari qualità storico-artistiche.
Contesti nei quali il ruolo del progettista è fondamentale perché il suo intervento può contribuire a valorizzare il patrimonio esistente con un notevole impatto sul territorio a livello sociale, culturale, economico e ambientale.

 

Sou Fujimoto, recupero e ampliamento dell’hotel Shiroiya (ph. ©Katsumasa Tanaka).

 

L’esigenza del recupero è sentita in Italia e all’estero, come dimostrano le opere più recenti che Tatiana Bilbao, Max Dudler, Sou Fujimoto e Ilkka Salminen presenteranno alla conferenza ‘Recupero e riuso in architettura’, presso la Casa dell’Architettura di Roma il prossimo 24 ottobre (ore 14.30-19): il progetto di recupero del Castello di Hambach in Germania e della chiesa finlandese di Lauttasaari; la trasformazione e riuso di un edificio abbandonato nella città di Maebashi in Giappone e l’intervento di ampliamento dell’Acquario Sea of Cortez in Messico.

 

O Verstas Architects, Lauttasaari Church (ph. © Niclas Maekelae).

 

Tutti progetti di recupero e riuso del costruito particolarmente significativi per l’attenzione che riservano ai temi più attuali e urgenti: sostenibilità ambientale, economia circolare, impatto sociale e rispetto per l’essere umano.

L’iniziativa, promossa dalla Casa dell’Architettura e dall’Ordine degli Architetti ppc di Roma e provincia, è curata dall’architetto Arianna Callocchia.

L’incontro, organizzato con il patrocinio dell’Ambasciata di Finlandia in Italia e dell’Ambasciata del Messico in Italia, con la collaborazione di The Association of Finnish Architects’ Offices e con il sostegno dell’Ambasciata della Repubblica Federale di Germania in Italia, è stato reso possibile anche grazie al contributo di Wrapstore.it.

È prevista la traduzione simultanea in italiano per gli interventi dei relatori internazionali. L’ingresso è libero e aperto al pubblico.

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