Un grande fiore con petali di acciaio: il Jinwan Civic Art Centre di Zaha Hadid Architects

Un nuovo centro di creatività contemporanea in una delle regioni più dinamiche del mondo: è il Zhuhai Jinwan Civic Art Centre di Zaha Hadid Architects al centro di Aviation New City, una recente urbanizzazione con una superficie costruita di 4,78 milioni di metri quadrati che ospita 100.000 residenti con infrastrutture civiche, culturali, accademiche e commerciali nel distretto di Jinwan.
La zona gode di facili collegamenti con le città di Zhuhai, Guangzhou, Shenzhen, Macao e Hong Kong.

 

Il complesso culturale crea un’isola all’interno del lago artificiale ZhongXin, nel distretto di Jinwan, ph. © Cat-Optogram Studio.

 

Il centro polivalente, che si estende per 170 metri di larghezza da est a ovest e 270 metri di lunghezza da nord a sud, integra tre diverse istituzioni culturali: un polo delle arti dello spettacolo composto da una sala teatrale da 1.200 posti (Grand Theatre) e una da 500 posti (Black Box Theatre), un centro scientifico interattivo e un museo d’arte.

 

Il centro è composto da cinque edifici in cemento strutturalmente separati, ognuno con la propria copertura esterna autoportante in acciaio. I tetti sono supportati solo da 22 colonne, ph. ©Virgile Simon Bertrand.

 

Le tre identità sono riunite da una logica formale e strutturale coerente che si estende per tutta la superficie dello spazio concepito dallo studio londinese.

 

Le perforazioni nei pannelli variano in dimensione per consentire diversi gradi di luce solare negli spazi interni del centro in base alle esigenze di programmazione, orientamento e guadagno solare, ph. ©Virgile Simon Bertrand.

 

Disposti simmetricamente su un asse centrale, i diversi ambiti sono collegati da una piazza centrale che funge da foyer esterno condiviso. Le pareti vetrate rivolte verso questo cortile permettono ai visitatori di individuare la specificità e il carattere di ciascun luogo.

 

Essendo costituita da elementi ottenuti attraverso giochi di ripetizioni, simmetrie e variazioni di scala dei moduli base, è stato possibile adattarla di volta in volta per rispondere alle necessità particolari di ciascuna delle anime del centro, ph. ©Virgile Simon Bertrand.

 

Riprendendo il pattern a V degli uccelli migratori che migrano in formazione nei cieli del sud della Cina, le coperture in acciaio sono configurate attraverso la ripetizione, la simmetria e la variazione di scala; la risultante è una composizione di elementi correlati che rispondono alle diverse esigenze funzionali di ogni edificio.
Questa ripetizione dei moduli autoportanti e autosufficienti del tetto ha ottimizzato la prefabbricazione, il preassemblaggio e l’adozione della costruzione modulare.

 

Una delle hall del complesso in cui ponti e vuoti creano una sorta di piazza pubblica, ph. ©Virgile Simon Bertrand.

 

La caratteristica struttura del tetto unisce i diversi spazi sotto una rete di gusci reticolati che avvolgono le quattro ali del centro.
Ponti e vuoti interconnessi creano nel cuore del centro una piazza pubblica con vista sugli interni e sulle promenade circostanti con caffè, ristoranti e strutture educative.
Il percorso è reso intuitivo grazie alla luce naturale che migliora la connettività di tutte le zone pubbliche e crea spazi civici coinvolgenti per i residenti da godere durante il giorno e la sera.

 

Il Grand theatre e il museo sono realizzati con una tavolozza di materiali dai toni leggeri, mentre il Black box theatre e il centro scientifico sono in materiali più scuri, ph. ©Virgile Simon Bertrand.

 

La parte basamentale del complesso crea un’isola all’interno del lago artificiale ZhongXin. Rampe e tunnel pedonali invitano i visitatori ad attraversare la superficie del lago fino alla piazza pubblica centrale del podio. Un anfiteatro esterno sul lato ovest del centro è pensato per esibizioni e attività all’aperto.

 

Le superfici fonoassorbenti del Grand Theatre sono progettate per superare gli standard acustici richiesti dalle normative per gli spettacoli internazionali, ph. ©Virgile Simon Bertrand.

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